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1° giorno – Milano Malpensa – Urgench

Partenza in tarda serata (h 22.30) da Milano Malpensa con volo di linea Uzbekistan

Airways diretto a Urgench dove si arriva al mattino del giorno successivo.

Pernottamento a bordo

2° giorno – Urgench – Khiva

Arrivo all’aeroporto di Urgench (h 06.55) e partenza immediata per Khiva, posta a soli 35 km (45 minuti di percorso) da Urgench. Check-in e sistemazione in hotel.

Tempo a disposizione per rinfrescarsi e per un po’ di relax dopo il viaggio in aereo notturno. Inizio delle visite alla città che molti considerano la più bella dell’AsiaCentrale, la più isolata delle oasi carovaniere uzbeke sulla Via della Seta. Fondatada Sem, figlio di Noè, secondo il mito, dal XVI secolo Khiva diventa la capitale del Principato di Khorezm e fino al XIX secolo  è conosciuta, tra l’altro, grazie al suo mercato degli schiavi. L’Ichan Kala di Khiva (la “città interna”) è stato il primo sito in Uzbekistan ad essere inscritto tra i Patrimoni dell’Umanità (1991). Khiva in effetti non è una semplice città, ma un vero e proprio museo a cielo aperto: ha mantenuto integra la struttura urbanistica originale all’interno delle mura perimetrali, dove si concentrano la maggior parte dei monumenti. Ci addentriamo, quindi, nell’Ichan Kala percorrendo i suoi vicoli tortuosi, visitando minareti, madrase, palazzi e moschee. L’intera giornata è dedicata all’approfondimento della scoperta di Khiva. Tra i suoi tesori, durante la nostra permanenza, non mancheremo di visitare la fortezza Kunya Ark con la sala per le pubbliche udienze, le due moschee, la zecca e le vecchie prigioni, il minareto Islam Khodja e quello tozzo di Kalta Minor, il mausoleo di Pakhlavan Makhumud con le sue favolose porte in avorio cesellato e la magnifica cupola turchese, la Madrassah Rakhimkhon, la Moschea Juma (del Venerdì) con le sue 218 colonne di legno che sostengono il tetto e il Palazzo di Alla Kuli Khan che vanta le maioliche più raffinate della città. Rientro in albergo in serata. Pernottamento

3° giorno – Khiva – Urgench – Bukhara

Colazione in hotel e partenza per Bukhara (circa 480 m) L`itinerario porta ad attraversare il fiume Amu-Darya e il deserto stepposo Kyzyl-Kum. In Uzbekistan ci sono due grandi  fiumi importantI: l`Amu-Darya, nell`antichita’ conosciuto con il nome Oxus e il Syr-Darya, conosciuto con il nome Jaxartes o Yaxartes. L`Amu-Darya scorre attraverso il Turkmenistan segnando il confine tra il Turkmenistan ed l`Uzbekistan. Il deserto stepposo Kyzyl-Kum che occupa quasi tutta la parte centro-settentrionale del paese. Il Kyzyl-Kum e` uno dei piu grandi al mondo. Il suo nome significa le sabbie rosse. Il pranzo spartano lungo la strada in una localita’ in mezzo al deserto. Arrivo a Bukhara e sistemazione in hotel. Tempo libero a disposizione. Pernottamento in hotel.

4° giorno –          Bukhara

In questa città la grandiosità degli antichi edifici ricorda periodi importanti della sua turbolenta storia di invasioni e battaglie contro Arabi, Mongoli e contro Tamerlano. Verso la fine del XVI secolo fu la capitale dello stato chiamato Khanato di Bukhara. Questo periodo vide fiorire il commercio e la città assunse l’aspetto che mantenne fino al 1919, anno della rivoluzione. Ecco quanto scrissero i fratelli Polo della città:“… si arriva a una città chiamata Bukhara, che è grande e nobile molto. Qui vi è un mercato ove fanno capo tutte le costose merci dell’India e della Cina, con molte pietre preziose, con molti tessuti grossi e buoni, vi sono inoltre abbondanti spezie. C’è insomma in quel luogo un tale via vai di merci che è una cosa meravigliosa a vedersi. In ogni giorno di mercato tutte le piazze sono riboccanti di uomini. Si spaccia ogni cosa.I mercanti sono numerosi e le merci abbondanti. …”Gironzolando per la città vecchia ci s’imbatte in un vero e proprio groviglio di vicoli commerciali e minibazar. Nei caratteristici mercati coperti minuscole botteghe s’aprono in angusti spazi al cui interno gli artigiani lavorano in penombra. Nei cortili, d’incomparabile bellezza delle madrase, oltre ai piccoli negozi, si svolgono giornalieri mercati. Il centro storico, tuttora abitato, è praticamente intatto. Quasi tutta l’area, più di 140 edifici dove predomina il colore marrone, è stata inserita nell’elenco dei Patrimoni dell’Umanità dall’UNESCO. Numerose moschee e scuole corani che testimoniano l’importanza della religione musulmana che creò qui un centro di studi di giurisprudenza, matematica e astronomia, ma proprio la sua importanza scatenò l’ira di Gengis Khan che crudelmente uccise tutta la popolazione e distrusse le biblioteche islamiche. Bukhara presenta molti luoghi e monumenti degni di essere visitati: la Madrassah Ulugbek, decorata con maioliche azzurre e la cinquecentesca Madrassah Aziz Khan, un vero gioiello; la Moschea Mogaki Attari, la più antica dell’Asia Centrale; la Lyabi-Hauz, la piazza costruita attorno a una vasca del 1620,con gli edifici e le madrase che vi s’innalzano ai lati, tra cui la Madrassah Nadirkhon Devanbegi. E ancora il complesso di Kalon con la moschea e l’alto minareto del XIIsecolo, un tempo punto di riferimento per le carovane che arrivavano dal deserto circostante. L’originale Mausoleo Chashma Ayub, costruito tra il XII e il XVI secolo sopra una sorgente fatta scaturire da Giobbe; il massiccio Mausoleo di IsmailSamanid, considerato una delle meraviglie di tutti i tempi e caratterizzato da una elaborata muratura in mattoni di terracotta; la fortezza di Ark, una citta’  regale all’interno della città, residenza degli emiri dall’XI secolo sino al 1920; la Moschea Bolo khauz, costruita nel 1718, luogo di culto ufficiale degli emiri, la Madrassah ChorMinor (i quattro minareti). Spettacolo folcloristico nella suggestiva cornice di una madrasa. Pernottamento in hotel.

5° giorno – Bukhara – Shakhrisabz – Samarcanda

Partenza in pullman per Shakhrisabz, la città natale di Tamerlano, distante 250 km(5 ore circa) da Bukhara. Tamerlano nacque nel 1336 nel villaggio di Kesh; egli non lo dimenticò mai e, salito al potere, lo trasformò in una città monumentale, la cui fama competeva con quella della vicina Samarcanda. Rinominò il suo luogo dinascita Shakhrisabz (la città verde). Nel XVI secolo gran parte della città e dei palazzi furono distrutti, ma quello che resta merita comunque una sosta. Intero pomeriggio dedicato alla visita della città. Il Palazzo Ak-Saray (1380), costruito nell’anno seguente alla conquista da parte di Tamerlano di Khorezm, i cui artigiani furono costretti a seguire il conquistatore per lavorare alla ricca decorazione del palazzo. Non rimangono che alcuni frammenti dell’entrata, ricoperta di splendidi mosaici blu, bianchi e oro simili a una filigrana, tuttavia le due torri alte circa 50 metri e l’arco ampio 22 metri ci offrono un’idea della grandiosità di questo edificio.La Moschea del Venerdì, Kok Gumbaz (cupola blu), di cui rimangono solo la facciata principale e una sala quadrata con una cupola di 12 metri di diametro e con nicchie in corrispondenza degli assi. Il complesso Dorus Saodat, destinato alla sepoltura delle famiglie regnanti, conteneva, oltre alle tombe stesse, una sala di preghiera, la moschea di Kok Gumbaz e alloggi per la comunità religiosa e i pellegrini. La facciata principale era coperta di marmo bianco. La cripta di Tamerlano, progettata per ilcondottiero, è un capolavoro dell’architettura di quel periodo. Possibilita’ di pranzo in una tipica casa uzbeka.

Al termine delle visite proseguimento per Samarcanda distante 90 km ( 2 orecirca). Arrivo e sistemazione in hotel.  Pernottamento in hotel.

6° giorno – Samarcanda

Specchio del Mondo, Giardino dell’Anima, Gioiello dell’Islam, Perla dell’Est, Centro dell’Universo: sono alcuni dei nomi dati a questa città su cui aleggia ancora l’atmosfera delle leggende di “Arabian nights”. Situata nell’oasi del fiume Zarafshan, nel cuore della regione centroasiatica, Samarcanda è una delle più antiche città del pianeta, con più di 2.500 anni di storia.

Dalla sua fondazione nel V secolo a.C. la città ha alternato momenti di splendid espansione a secoli di decadenza: fu sottomessa ai Persiani durante il VI secolo e conquistata da Alessandro il Grande che, secondo la leggenda, sposò proprio qui Roxana, quindi furono le orde di Gengis Khan ad avere la meglio sulle difese della città. Ma fu con Tamerlano che la città assunse gli splendori che la resero famosa, dal momento in cui, nel 1369, la nominò capitale del suo vastissimo impero. Grazie ai suoi capolavori architettonici e archeologici, “la città delle cupole azzurre” è stata inserita nella lista dei Patrimoni dell’Umanità dall’UNESCO.

Molti monumenti oggi non esistono più, rimangono però diverse costruzioni sontuose che ricordano il suo glorioso passato. Piazza Registan è superba con tre dei suoi quattro lati occupati dalle madrase di Ulugbek, Sher  Dor e Tilla Kari. La simmetria delle facciate e l’eleganza delle proporzioni, insieme alle mattonelle smaltate verdi e blu, creano un’apoteosi di colori. I motivi geometrici sono solo parzialmente interrotti dai mosaici della facciata della madrasa di Sher Dor su cui è rappresentato un animale, una sorta di leone. Ovunque, poi, motivi decorativi riproducono frasi in caratteri arabi, raffinati mosaici e arabeschi. Visita della Moschea di Bibi Khanum, dedicata alla bella moglie di Tamerlano; la necropoli di Shahi Zinda dove le tombe dei re più famosi hanno i tetti intarsiati color turchese; l’osservatorio di Ulugbek e il Gur Emir, l’eterna dimora di Tamerlano, un tributo alla ua grandezza, con la cupola blu alta oltre 30 metri; il sito archeologico di Afrosiab con le rovine dell’antica Samarcanda, abbandonata all’inizio del XIII secolo, dopo la conquista dei Mongoli. Non potrà infine mancare una visita al “Bazar della Via della Seta”. Pernottamento in hotel.

7° giorno – Samarcanda – Tashkent

Mattinata dedicata al proseguimento delle visite di Samarcanda. Nel pomeriggio partenza in pullman per la capitale dell’Uzbekistan, situata a 320 km di distanza (5 ore circa). Durante il tragitto si attraversano ampie piantagioni di cotone, una delle risorse più importanti dell’Uzbekistan, fino ad arrivare in una zona collinare; dal passo chiamato “la porta di Tamerlano” si può ammirare la pianura dove giace la città, situata a 700 metri sul livello del mare. Arrivo e sistemazione in hotel.  Pernottamento in hotel.

8° giorno – Tashkent – Milano Malpensa

Visita di Tashkent, la città più importante dell’Asia Centrale, nodo commerciale dell’intero Turkestan. Oggi conta oltre 2,5 milioni di abitanti e rappresenta la quarta città dell’ex Unione Sovietica dopo Mosca, San Pietroburgo e Kiev. Si visitano la città vecchia, il Bazar Chorsu, il mercato agricolo sormontato da un’immensa cupola verde, incantevole quadro di vita urbana. E poi ancora la Piazza Khast Imam, il cuore spirituale di Tashkent, dove si trovano la Madrassah Barak Khan, la Moschea Tila Shaikh e il mausoleo Kafal Shashi; la Madrassah Kukeldesh, il Museo di ArtiApplicate, famoso per la sua posizione e per le opere d’arte esposte, la Piazza del Teatro Alisher Navoi. Pranzo. Nel pomeriggio trasferimento in aeroporto per il volo di linea Uzbekistan Airways diretto a Milano.